IN AFRICA

Come sappiamo dai mezzi di comunicazione, negli ultimi giorni di aprile il ciclone Kenneth ha portato piogge copiose e venti molto forti, con raffiche fino ad oltre 200 chilometri orari, in buona parte del Mozambico. La grande perturbazione ha causato la distruzione di migliaia di abitazioni e numerose inondazioni, che hanno interessato soprattutto la zona di Pemba, sulla costa nord-orientale del paese. Il ciclone “Kenneth” ha raggiunto la provincia di Cabo Delgado, nel nord del Mozambico, causando la morte di almeno 43 persone e grandi devastazioni.

Le squadre di soccorso lavorano da giorni per mettere in sicurezza la popolazione, e si stima ci siano in tutto il Mozambico almeno 20mila sfollati.

È la prima volta che due cicloni così potenti raggiungono il Mozambico a breve distanza tra loro. I danni già causati da “Idai” si sono aggravati con l’arrivo di “Kenneth”, rendendo molto difficili gli spostamenti nel paese e le attività di soccorso.

Riportiamo al riguardo la testimonianza di Sr. Teresa Squiavenato, fscj che, dopo aver parlato della povertà del paese nel quale le nostre Sorelle si trovano aggiunge in riferimento al ciclone:

“Come se questo non bastasse, anche la natura sembra pesare sui figli di questa terra tanto sofferta. Il ciclone “Idai”, il 14 marzo ha provocato circa 1000 morti nel centro del paese, distruggendo le città di Beira e Sofala. Il nostro Vescovo Don Luiz Fernando Lisboa sempre molto sensibile alla sofferenza del popolo mozambicano ha attivato diversi gruppi di aiuto umanitario, ma mentre questo avveniva, veniva annunciato il ciclone “Kenneth” che si stava dirigendo verso Capo Delgado e precisamente Palma e Pemba che furono raggiunte il 25 aprile con raffiche di vento di 280 km orari e con 100-150 mmm di acqua in 24 ore.

Abbiamo la speranza che insieme ai beni materiali possiamo ricostruire le forze, l’animo, l’energia, la dignità e la fede di queste persone, alcuni dei quali quasi perdevano la vita nel tentativo di salvare il poco, cioè quello che avevano. E per noi Figlie del S. Cuore la sfida è duplice, perché oltre all’impegno di questa ricostruzione in Pemba, i due distretti di Ibo e Macomia, insieme con Quissanga, appartengono alla Regione Pastorale di Meluco dove andremo ad abitare e dove già siamo come luogo di Missione. Ci affidiamo alla forza del Sacro Cuore di Gesù e alla certezza che non mancheranno amici e persone solidali in questo momento”

Quindi le nostre Sorelle stanno lavorando a pieno ritmo, anche nel coordinamento di gruppi di soccorso e per andare incontro alle prime necessità. C’è emergenza alimentare e sanitaria e si temono epidemie. Nel prossimo mese di giugno le Figlie del S. Cuore presenti in Mozambico saranno visitate da Sr. Inelda M. Balestrin, Consigliera Generale.

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